"Una rete d'amore"
Bentrovati, Ladies and Gentlemen!
Questo post capita proprio (come si suol dire) a fagiolo essendo oggi la Giornata mondiale del libro!
La scorsa settimana sono stata contattata da Giuseppe Rapisarda per farmi conoscere la sua iniziativa (della quale avevo già sentito qualcosa) “Prendi un libro, lascia un libro”: ne sono rimasta talmente entusiasta che ora sono qui a parlarvene!
Un progetto completamente gratuito nato nel 2016, circa, che cerca di instaurare una rete nazionale per il recupero e la condivisione gratuita dei libri. All’attivo hanno 700 punti di recupero in 250 città italiane. Con questo progetto si sta cercando di creare “una rete d’amore” tra le persone e i libri, afferma Giuseppe, cosa che penso sia molto nobile e romantica.
Sicuramente vi siete imbattuti in alcune “cassettine”, magari passeggiando in un paesino che stavate visitando, avete notato in un negozio, in un bar o in un ristorante, un angolino dove erano ammonticchiati dei libri in attesa di essere presi e letti; potrete trovare così queste cassettine in luoghi privati ma aperti al pubblico, per garantire a chi ne vuole usufruire una maggiore sicurezza sul rispetto dei libri, cosa a cui Giuseppe tiene molto. Ciò che più mi ha colpito, è stata quando Giuseppe mi ha fatto notare che sia le librerie che le biblioteche hanno degli orari da rispettare. Ma come fa un operaio, un impiegato o una persona che non può rispettare questi orari ad andare a scegliere un libro? È anche per questo che ha iniziato quest’avventura: per dare la possibilità a tutti di poter trovare i libri ovunque e in qualsiasi luogo; “portare i libri nella quotidianità delle persone” sono state le sue parole, e forse è quello di cui abbiamo più bisogno.

Per poter usufruire di tutto questo c’è solo una regola: se prendi un libro devi lasciarne un altro, qualsiasi tipo di libro ad eccezione dei testi scolastici e delle enciclopedie.
Ho chiesto a Giuseppe quali feedback avesse ricevuto e il suo entusiasmo è esploso parlandomi di quante persone si siano offerte a collaborare, ma poi, chiedendogli anche di quelli negativi, sono rimasta molto male per la risposta che mi ha dato; purtroppo infatti i feedback negativi sono arrivati direttamente dai “lettori”. Sì, avete capito bene; ci sono alcuni lettori che non gradiscono questa iniziativa, sono quei lettori che utilizzano i libri come etichetta, come status symbol, insomma quelli che “io leggo perché sono intellettuale”.
La lettura mi ha insegnato ad aprire la mente, ad accettare la diversità, ad essere una persona migliore e a non giudicare un libro dalla copertina (anche se i libri con una bella copertina sono più invitanti) e per me è quasi inconcepibile questo snobismo. Ed è anche per questo che sono qui a parlare di questo progetto.

Dato che io non sono una di queste persone, vi invito a visitare la pagina Facebook di questa iniziativa, dove troverete sia la lista completa di tutti i punti di recupero ma anche la mappa interattiva, sulla quale potrete cercare la cassettina più vicina a voi e Google Maps vi porterà proprio di fronte ad essa!
Vi chiedo anche che, se nel vostro girovagare vi imbattete in una cassettina “autonoma”, di segnalarla e di condividere questo progetto per ampliare ancora di più questa rete d’amore.
Chiudo ricordando che questa iniziativa è completamente gratuita e gestita in autonomia dall’ideatore e dai suoi collaboratori.
Kind regards
Lady Fabiana