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Storie di Letteratura e Istituti Penitenziari

Bentrovati Ladies and Gentlemen!

Nuovo appuntamento con “Intorno ai Libri”!

Calcio, letteratura, istituti penitenziari e beneficenza si possono collegare? Ebbene sì!

Lo ha fatto la Nazionale Italiana Poeti, un’associazione culturale e sportiva senza scopi di lucro.

Nel nostro paese il calcio è molto diffuso e con largo seguito ed a volte lo associamo (sbagliando) a persone con scarso interesse per iniziative culturali; questi ragazzi invece rivoluzionano completamente il legame del calcio con la poesia!

La Nazionale Italiana Poeti è la prima ed unica squadra di calcio al mondo, nata ad Ostia (Roma) nel marzo del 2019 e da quel momento ha portato negli stadi la letteratura. Come? Ritagliando, nel corso dell'evento sportivo, uno spazio dedicato alla lettura delle poesie.

Parlando con l'ideatore e fondatore Michele Gentile, lui lo ha definito come il “terzo tempo del rugby": un momento, al di fuori delle partita, dove stare tutti insieme, ed emozionarsi.

La Nazionale Italiana Poeti non si concentra solo ed esclusivamente sul calcio, ma organizza e partecipa ad eventi sportivi (per esempio hanno partecipato alla 10km non competitiva della “Corsa di Miguel” nel gennaio 2020) per raccogliere fondi a favore di enti, associazioni, strutture impegnate in ambito medico o sociale, che hanno necessità di fondi e aiuti economici, e si impegna anche a sensibilizzare l'opinione pubblica su temi culturali e sociali importanti. L’associazione mette il suo impegno a servizio della collettività, portando i valori della cultura, dello sport e della solidarietà nelle piazze, negli stadi, nelle carceri, negli ospedali, nelle scuole, nelle librerie e dovunque ci sia voglia di stare insieme nel nome dei valori che diffondono.

Nel dicembre 2020 hanno dato il via all’iniziativa “Versi Liberi”, un laboratorio poetico presso la Casa Circondariale di Velletri (Roma).

Parafrasando quanto detto da Michele Gentile, è iniziato tutto per spingere i detenuti ad aprirsi alla poesia utilizzando il calcio come collante ed ora, quasi al termine del progetto, è diventato qualcosa di più: un momento di amicizia e poesia.

Alla fine di questo progetto verrà pubblicata, dalla Simple Edizioni, un’antologia con le liriche dei ragazzi della Casa Circondariale di Velletri.

La Nazionale Italiana Poeti ha già pubblicato una prima raccolta: un volume di liriche composte dai componenti della squadra, con il contributo editoriale della Masciulli Edizioni.

Questi ragazzi non si fermano di certo solamente alle iniziative o alle pubblicazioni! Infatti da ottobre dello scorso anno collaborano con Isoradio con una rubrica poetica settimanale!

Ma qual è l’opinione di chi sta seguendo questo laboratorio dall’interno?

Sono riuscita ad avere un colloquio telefonico con la Dottoressa Francesca Amoroso, funzionario giuridico pedagogico e responsabile del progetto “Versi Liberi”. La quale mi ha informata con piacere che questo progetto è stato accolto con positività anche dal Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio (che ha concesso il proprio patrocinio all'iniziativa in questi ultimi giorni), perché i detenuti, anche se all’inizio un po’ scettici, alla fine ne sono rimasti molto coinvolti.

Incontro dei partecipanti con Gianni Maritati, Presidente Onorario, scrittore, giornalista Rai Vice Capo Redattore Cultura e Spettacolo TG1.

La Nazionale Italiana Poeti è riuscita a spiegare, a chi era ancora titubante o a chi credeva che la poesia fosse solo per pochi, che un poeta non deve necessariamente essere un tipetto alla Giacomo Leopardi, ma che, come volevano dimostrare, si può essere poeti ed atleti, e a volte usare anche dei linguaggi non proprio poetici… E da lì si sono rilassati. Tra i partecipanti al laboratorio ci sono persone di tutte le età e di tutte le nazionalità: chi può o chi ne è capace scrive in italiano, chi non riesce scrive nella lingua che preferisce e poi le poesie vengono tradotte. Le loro composizioni raccontano principalmente ciò che a loro manca di più: la libertà e gli affetti.

La Responsabile del progetto mi ha raccontato un aneddoto che vorrei condividere con voi: uno dei partecipanti era già un appassionato di poesia, ma il modo in cui l’ha scoperta mi ha veramente commosso. Quest’uomo ha conosciuto la poesia grazie al suo compagno di cella, che quando è uscito, gli ha lasciato in eredità dei libri di poesia. Ne è rimasto così affascinato che quando è venuto a conoscenza del progetto di laboratorio non ha perso tempo. Un uomo in difficoltà che mai avrebbe pensato di aprire un libro di poesie, ma che alla fine ne ha tratto giovamento.

La letteratura in qualsiasi forma aiuta, ci fa crescere, ci rende migliori.

Un progetto affascinante che dimostra ancora una volta che la letteratura è una parte fondamentale della nostra esistenza e che non bisogna accantonarla.

Io sinceramente non vedo l’ora di leggere questa antologia.


Kind Regards

Lady Fabiana


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