Perchè i gialli si chiamano "gialli"?
Bentrovati, Ladies and Gentlemen!!
Uno dei miei generi preferiti è il “giallo” e mi sono chiesta: perchè in Italia si definiscono “gialli”?
Così mi sono messa a fare un po’ di ricerca.
Ormai è di uso comune definire un libro, film, serie tv e quant'altro implichi un omicidio e una indagine, giallo.
Siamo nel 1929 e la casa editrice Arnoldo Mondadori pubblicò una collana, ideata da Lorenzo Montano, di libri polizieschi che avevano la copertina proprio di questo colore. Sono certa che nelle case delle vacanze o in qualche mercatino dell’usato avrete notato dei libri con la copertina gialla e con un cerchio nel quale era raffigurato un evento chiave della storia. Ecco quelli sono i “gialli originali”!
Il colore giallo era stato scelto perché, oltre ad essere venduti in libreria, venivano venduti anche in edicola e quindi il giallo li avrebbe fatti risaltare tra tutte le altre riviste.
Il primo ad essere pubblicato in questa collana è “La strana morte del signor Benson” di S.S. Vandine, circa novant'anni fa.
Invece il primo libro poliziesco della storia è ufficialmente “I delitti della Rue Morgue” scritto da Edgar Allan Poe nel 1841, dove il protagonista, Auguste Dupine, è il primo detective della letteratura. Poi arriveranno Sherlock Holmes, Miss Marple e, il più attuale, Montalbano.
“I delitti della Rue Morgue” venne pubblicato in Francia nel 1847, ma solo nel 1856 Edgar Allan Poe acquisì notorietà nel paese.
Perchè vi faccio questa piccola parentesi?
Perchè nel 2012, con la ripubblicazione del racconto “L'assassinio di rue Saint-Roch” di Alexandre Dumas (padre), si aprì una disputa sull'origine del genere giallo. Il racconto venne pubblicato a puntate su L'indipendente (quotidiano fondato a Napoli dallo scrittore) tra il 1860 e il 1861.
Se si confrontano i due racconti è palese il plagio da parte di uno dei due, ma avere la certezza di chi sia stato il primo a scriverlo è assai difficile. Il racconto di Dumas fu pubblicato quando Poe era già morto da 11 anni; valutando la data delle opere (non la data di pubblicazione, quindi quando furono effettivamente scritti), potremmo dire che è stato Poe ad essere plagiato dallo scrittore francese. Ma non è così semplice!
I due racconti hanno molti elementi in comune, senza considerare la trama, che è quasi la stessa!
Punto 1: il protagonista del romanzo di Edgar Allan Poe, Auguste Dupin, è un individuo brillante e dalle rimarchevoli capacità analitiche, stessa cosa vale per l'investigatore del racconto di Dumas, ovviamente con un nome diverso. Cosa strana è che lo scrittore francese cita Auguste Dupin chiamando così il medico legale nel suo scritto. Dall'altro lato anche Poe chiama Dumas il medico legale del suo racconto;
Punto 2: nel racconto di Dumas, il protagonista si chiama Edgar Poe. In entrambi i libri si potrà notare che i due scrittori si citano a vicenda e che entrambi possono essere identificati con l’io narrante dei propri racconti;
Punto 3: i racconti di Poe e Dumas sono ambientati rispettivamente in rue Morgue e rue Saint-Roch. A Parigi la rue Morgue non è mai esistita, ma esisteva fin dal 1718 la zona dell'obitorio dove venivano esposti i corpi degli ignoti e dei barboni, e questa era chiamata, appunto, la zona della Morgue. Questa via viene descritta da Poe come "una di quelle stradine che attraversano rue Richelieu e rue Saint-Roch" ed egli cita Saint-Roch anche più avanti nel racconto, per indicare un quartiere. Dumas ambienterà proprio in rue Saint-Roch l'assassinio del suo racconto senza però citare la rue Morgue.
A questo punto potrebbe sembrarci che Dumas sia il “colpevole”, ma in realtà lo stesso Dumas aveva citato ripetutamente il racconto di Poe rendendo difficile credere che nessuno si fosse accorto della cosa, visto che L'Indipendente di Napoli era distribuito anche a Torino e Milano, allora territori francesi.
Ancora non si è arrivati ad una conclusione ed io non ho ancora letto questi libri. Provvederò il più presto possibile!
Kind regards
Lady Fabiana