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La Profezia di Celestino di James Redfield

Ben trovati Ladies and Gentlemen!

Per questo mese di aprile nel Club del Libro - Castelli Romani (lo trovate su Facebook) è uscito: “La Profezia di Celestino” di James Redfield.

Per chi non ne avesse mai sentito parlare, è un romanzo scritto nel 1993 e affronta delle tematiche che potrebbero riportare al movimento New Age.

La trama è molto semplice: un americano (di cui non viene mai detto il nome, o io me lo sono perso) è ad un punto fermo della sua vita, è insoddisfatto. Un giorno viene contattato da una vecchia amica che gli parla della scoperta in Perù di un Manoscritto del VI secolo a.c.. In questo Manoscritto vengono rivelate delle Illuminazioni che porteranno l’essere umano ad un’evoluzione spirituale, ad una comprensione maggiore dell’esistenza. Così l’Americano intraprenderà un viaggio in Perù, alla ricerca del Manoscritto. Ma la Chiesa e il Governo Peruviano non vogliono che il Manoscritto venga divulgato e faranno di tutto per evitarlo.

Perfetto.

Ora voi potreste pensare: “ma che schifezza è mai questa?”. Non giudicatelo subito male. Certamente non è un thriller e di azione ce n’è poca. Io l’ho interpretato come libro sulla rinascita interiore.

Credo che sia necessario leggere questo genere di libri con molta attenzione e non dare per oro colato tutto quello che c’è scritto, ma prendere solo ed esclusivamente quello che si confà a se stessi, al proprio modo di vivere e a ciò che si vuole diventare. Non bisogna dare tutto per buono, ma selezionare.

Io l’ho trovato stimolante, cogliendo molti spunti sul quale riflettere, inerenti alla mia persona e/o al mondo in cui ho di rapportarmi con gli altri e viceversa, ed ho tratto da questo libro molti insegnamenti.

Comunque la scrittura fluida rende piacevole la lettura, i passaggi in cui c’è azione si sposano bene con i tempi di introspezione del protagonista. Io forse avrei messo un po’ più d’azione, ma in questo modo avrei cambiato il senso del libro!

A volte può sembrare che il protagonista debba semplicemente buttarsi in qualcosa e qualcosa sicuramente accadrà che lo porti sulla giusta via.

Non so quanto sia realistico questo modo di vedere la realtà... quanto sia utile o condivisibile l’idea di lasciarsi trasportare dagli avvenimenti, dalle coincidenze senza mettersi in gioco completamente.

Una frase del libro che racchiude un po' il significato di quello che cerco di spiegare è:

"Accumuliamo energia, ci mettiamo al centro delle nostre situazioni e delle questioni che dobbiamo affrontare, poi riceviamo una specie di guida istintiva, un'idea di dove andare o cosa fare, e alla fine si verificano le coincidenze che ci permettono di avanzare in tale direzione."

Io non condivido questa idea di lasciarsi trasportare completamente dalla corrente, ma forse voi la pensate in modo diverso.

Tornando al libro, è mentalmente impegnativo perché, anche se ci siete incappati per caso (come è successo a me), ti permette di scoprire qualcosa in più su se stessi.

Il finale è purtroppo deludente. Mi aspettavo qualcosa di più "tangibile", più realistico. Forse la fine potrebbe essere scientificamente possibile, ma al momento non è attendibile, mi ha lasciata delusa. Posso capire che è il primo di una quadrilogia e che quindi nei successivi ci sia un ulteriore sviluppo, ma avrei apprezzato qualcosa di meno utopistico (a questo punto non so se ho voglia di leggere gli altri libri). In ogni caso ne consiglio la lettura, anche a chi non sta facendo un percorso di crescita personale, ma ricordate che è solo un romanzo.


Kind Regards

Lady Fabiana


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